mercoledì 2 maggio 2012

Politico “pentito” restituisce tutto il malloppo


Politico “pentito” restituisce tutto il malloppo
Quando dici che nella vita tutto quanto è già scritto. Nel titolo della notizia, però. Infatti questa volta la questione ha quasi dell’incredibile. Quasi. Perché un noto “politico” milanese – di cui non possiamo fare il nome per ovvi motivi di altezza – ha deciso (di punto e a capo) di restituire tutto quanto il denaro che si era avidamente intascato durante i numerosi mesi di tirannia e di praticantato. Millantando tra l’altro di essere una specie di “Robin Hood dei giorni nostri”. Quand’ecco che la più acuminata delle frecce acuminate gli arriva dritta-dritta fino al cuore tinto e trapiantato, e fino a toccare la punta più estrema del rimorso. Ed è quello che accade al nostro piccolo e grande “amico” – notare le virgolette - “Esse Puntato”, che decide che è giunto ormai il momento per lui di abbandonare la nave, comprensiva di amante bionda nell’armadio e di moglie mora dentro il letto. E di alzarsi in piedi. Beh, alzarsi in piedi si fa per dire. E di correre, fino al più vicino “Ufficio postale”. E lì subito l’ideona: “Che ne dici, Esse, se rispediamo al mittente tutti i soldi che abbiamo tenacemente accatastato in tutti questi anni?”. Abbiamo? Tu, vorrai dire. Tu che fai recapitare dal postino di turno una sfilza infinita di pacchettini e di pacchettoni. Con le persone incredule, prima nel leggere il nome del mittente, poi nel vedersi materializzare dal nulla cataste mostruose di banconote fumanti. Una con l’effige di Bernini, una con addirittura la barba incolta di Marco Polo in bella vista. Che altro dire? Niente. Se non che ci troviamo di fronte a uno che ruba ai ricchi per… Uno che ruba per, punto. O forse no? Un piccolissimo appunto. In copertina, Robin Hood (Warner Bros. Pictures). Tutti i diritti riservati. A loro, però. (il Novellista)

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