domenica 20 maggio 2012

Baciato dalla fortuna, viene emarginato dal sole


Baciato dalla fortuna, viene emarginato dal sole
Dal sole e dal deserto, oltretutto. Per spiegare quello che sta succedendo in questo preciso istante a un quarantacinquenne originario di Livorno, finito più volte tra le pagine della Cronaca locale barra mondiale – e, a quanto pare, presto nel Guinness dei Primati – perché a conti fatti è anche l’uomo più fortunato del mondo. Ma procediamo con ordine. Come quando è riuscito a vincere ben 50 Milioni di Euro grattando un semplice biglietto di cartone, per altro senza nemmeno averlo comprato lui stesso. E dire che il premio massimo era di “soli” 500 mila. Sempre Euro. O come quando, facendo un banalissimo buco con il trapano all’interno delle banalissime mura domestiche, oltre la parete di casa cosa (ti) scopre? Un vecchissimo vaso contenente un migliaio o forse più di “didracmi” d’argento e bronzo, ossia un sacco pieno di monete romane coniate in Campania nel III secolo avanti Cristo. Fino ad arrivare ai giorni nostri quando - accusato ingiustamente durante un succulento viaggio all’estero di essere un mero trafficante di cime di rapa - viene dichiarato al pari di un “nemico pubblico dell’Africa settentrionale”. E in due ore condotto nel centro del deserto. Con il meteo che probabilmente avrebbe fatto il suo fortunoso corso. Idem per lui, che da prima sarà giudicato non colpevole, poi rigorosamente graziato. Passando infine per le vie di un maxi risarcimento in denaro. Nel momento stesso in cui le nuvole sembrano essere lì lì per esplodere. Mentre lui, sempre in attesa di quelle proverbiali lacrime dal cielo, promuove un pallido pensiero tra le intercapedini stagionate. Quasi fosse la più banale delle notizie scandalistiche: “L’uomo più fortunato del mondo è incatenato per le mani e per i piedi in mezzo al deserto del Sahara. Quand’ecco che iniziano a piovere”. Iniziano? Sì, delle rane. O forse no? (ilNovellista)

In copertina: “Attenzione, cammelli in caduta libera!”

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