mercoledì 16 maggio 2012

Contro la crisi, ecco l’idea: “Una nuova banconota”


Contro la crisi, ecco l’idea: “Una nuova banconota”
O meglio, una vecchia banconota che noi tutti bene o male conosciamo. Senza per altro averla mai vista dal vivo. Per spiegare quello che succede. Punto, non c’è bisogno di andare troppo avanti. Perché il punto – quello vero – è che qualcosa succederà a breve. Quando parlo dell’introduzione di una nuova banconota cartacea da ben “zeroEuro. Come dite? Sì, avete letto bene: zero. E mai valore fu più significativo di questo. Per la serie, “dove non ci arriva il Fisco, è la psicologia ad arrivarci per prima”. Perché qualcuno che non abbiamo mai visto ha avuto la brillante idea di introdurre una cosa che non abbiamo mai visto. Insomma una banconota che - a livello pratico e soprattutto legale – non ha alcun valore intrinseco. Quindi non pensate di andare furbamente in qualche negozio del centro – ormai pochi, a dire vero – o nel supermercato di fiducia, per poi finire con il pagare con un carico da novanta come questo. Poiché – lo ripeto per chi fosse rimasto magari un pochino basito dalla notizia in sé – la banconota non vale assolutamente niente. Nulla, zero. Fine. Anzi no, ancora una cosa. Un’ultima domanda: “E allora perché?”, si staranno chiedendo in molti. Perché è presto detto, in due parole, forse tre: volete mettere la sensazione che si ha nel girare con un portafogli gonfio fino al midollo di denaro fumante? Forse per alcuni una sensazione assai dimenticata. Come quelle cose che sanno di buono e di nuovo assieme. Presente la torta della nonna? Ecco, ma adesso un piccolissimo appunto. Primo, che per ricevere 10 banconote, un cittadino italiano dovrà versare la somma di un Euro. Più iva, naturalmente. Secondo, in alternativa, aspettare che vi arrivino gratuitamente a casa per posta. E a carico vostro, ovviamente. Ma mi pare anche ingiusto. O forse no? (il Novellista)

In copertina: l’oggetto del desiderio.

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