martedì 8 maggio 2012

L’uomo più freddoloso del mondo ha solo fretta di morire


L’uomo più freddoloso del mondo ha solo fretta di morire
Dalla serie, “zero radici: zero pensieri”. Per descrivere questa triste vicenda che ha per protagonista questo giovane pensionato di Milano, ritrovato dal portiere dello stabile in cui vive in apparente stato di abbandono, riverso più che mai sopra il pavimento del bagno. Dove l’anziano – che per ovvi motivi di privacy e di memoria sfilacciata chiameremo semplicemente “Effe” - viveva completamente solo e isolato dal mondo, in questo piccolo appartamento situato alle porte del mastodontico capoluogo lombardo. Quando dico che Effe è il classico individuo solitario, senza né moglie né figli a carico. Frettoloso e soprattutto freddoloso più che mai. E fin dalla nascita. Nascita avvenuta quasi 89 anni fa. Anno più, anno meno. Che verrebbe quasi da dire “povero, il mio Effe”. Ore e ore a coprirsi prima mani e poi piedi. Poi piedi e… ancora mani, senza sosta. Un incubo, credetemi. Anzi no, un domino. Un domino fatto di pensieri quanto mai intricati, quelli suoi. Ma soprattutto caldi. Un esempio? L’Estate su tutti. Senza dimenticare la cioccolata calda, il bagno. Il bagno rigorosamente caldo, ovviamente. E poi ancora la spiaggia, il sole. E che dire della minestra? Ecco, appunto. “E poi?” E poi niente, zero. Niente perché non è servito a niente. Nulla. Perché quando tutto sembrava ormai perso e svanito nella fresca calura di Maggio, ecco la svolta. O per meglio dire, la risposta. La risposta a tutte le sue mirabolanti domande: è il Sette di Maggio 2012 quando viene svegliato di prepotenza dal quel  letargico sonno. Sono le 9 e 16 – minuto più, minuto meno – quando si accorgerà di non avere più né manipiedi. piedi, mani. Come a dire, “zero radici: zero pensieri”. Che fa più frettoloso. O era freddoloso? Boh, fa lo stesso. Comunque, to be continued. O forse no? (il Novellista)

Nessun commento:

Posta un commento