Alla crema, per giunta. Questo per raccontare quello che è successo a
una giovane donna di Brindisi, che è riuscita senza troppi
contrattempi in quello che in molti ritengono essere la più classica delle utopie:
“Perdere peso, signori miei”. E
soprattutto con una dieta a base di bomboloni
soltanto, stracolmi più che mai di buonissima crema giallognola. Come dite,
incredibile? Può essere, ma procediamo con ordine. Quando dico che Concettina è
stata per tutta la vita una femmina… diciamo formosa. Lei che ha vissuto gran
parte della sua esistenza con un unico scopo barra fine: quello di perdere anche solo un grammo di quella
che volgarmente chiamano “massa grassa”. E dire che le ha provate tutte. Dalla dieta mediterranea, a quella “del
fantino”. Anche se ahimè, la carne di fantino è assai dura da digerire, vero? Fino
a un 3 di Febbraio qualsiasi. Quando la ragazza, in preda alla disperazione più
nera, s’infila di prepotenza dentro la solita pasticceria di turno. Ed è lì che ordina cinque – e dico “cinque!” – bomboloni alla crema. Prelibatezze
da sempre vietate, prima dai genitori e poi dai vari dietisti di zona. E ne
inghiotte prima uno e poi quattro. Fino a che, stremata, si addormenterà lì sul
divano. Ed è già mattina quando riapre gli occhi, con la solita “pesata” da
fare. “Ma aspetta, un chilo in meno”,
pensa. “Eppure le unghie non me le sono ancora tagliate!”. Che siano stati i
bomboloni? Forse, ma intanto ne ha appena ordinati altri cinque. E il mattino
dopo, la solita storia: un altro chilo perduto. Chili che poi, a metà Marzo,
diventeranno trenta. E con loro, l’inizio
di una nuova vita. Sì, ma da sirena, questa volta. Non del 118, ovviamente. Fonte:
“Sì sì, come no…?” magazine. Nelle peggiori rosticcerie d’Italia. O forse no? (il Novellista)
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