“Perché bravo nei palleggi”,
ha aggiunto poi. Questo per puntualizzare su di un fatto che è successo
soltanto pochi giorni fa. Quando una nota ex
velina – di cui non possiamo fare il nome per ovvi motivi d’idiosincrasia, ma
vi diciamo subito che è mora – ha
deciso di lasciare il calciatore di turno infrasettimanale
con cui stava da novanta minuti soltanto, per buttarsi anima e soprattutto
corpo su di un altro. O meglio, su di una “categoria” che fino a pochi secondi
prima… non se la sarebbe filata nemmeno di striscio. E nemmeno di contropelo: “Signori
miei, un pescivendolo”. Quando dico
che la vicenda ha quel “non so che” d’incredibile. Ma non per la questione in
sé, ma per un altro motivo banale che… ahimè non sono riuscito ancora a trovare.
Forse perché siamo troppo abituati all’accoppiata “calciatore-velina”. Quindi
per noi la notizia ha per certi versi dei seri connotati da film di
fantascienza. Diciamo una cosa tipo “Velaliens – Scontro finale”. E infatti, molti
a chiedersi: “Ma chi te lo ha fatto fare, eh?”. E soprattutto, “Gualtiero, ma
come sei messo? Dico, a metterti con una ex velina, mmm?”. Una con un quanto
meno inevitabile calendario
scollacciato alle porte. Con magari lei immersa nei tonni grigi, o mentre bacia
sulla bocca un rinomato esemplare di “scorfano dagli occhi aperti”. Ora che il
periodo è quanto più ghiotto e propizio di Trote.
Con tutto rispetto per i tonni e per gli scorfani, non per le Trote: davvero insopportabili.
Come le immancabili risposte sue. Sue di lei. Che alla domanda, “come mai?” - noi
che ci aspettavamo un quanto più enigmatico “come mai cosa?” – lei ha
semplicemente risposto così: “Ho scoperto che mi piace il pesce”. Fine. Per la
serie, “digitale terrestre, troppi Canali’s”. Viva il genitivo sassone. O forse
no? (il Novellista)
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